25/01/12

Jimmy

Sono in ritardo, sicuramente quando la stronza vedrà i log dell'ingresso mi darà il benservito. Potrei provare a modificarli, se qualche paranoica non modificasse la password al sistema di controllo ogni quarantotto ore, rendendo ogni tentativo di hackeraggio del tutto inutile. Quando porti a spasso i cani della vice CEO della Blue Sun, d'altra parte, non ti piglia neanche di fare un tentativo, sia mai la stronza avesse un firewall nuovo di zecca anche per quello.

Mi rassegno al ritardo, digitando il doppio codice d'accesso e mettendomi di fronte allo scanner retinico, occhi bene aperti. La stronza mi ha costretto ad imparare il codice a memoria, dieci cifre il primo e dieci quello di controllo, più altre dieci quello per l'allarme silenzioso che va direttamente allo sceriffato locale. La maggior parte della gente si accontenta dello scan retinico, del timbro vocale al massimo, ma lei no. Lei pensa evidentemente di avere qualcosa di prezioso.

Cosa sia, impossibile dirlo. Una volta entrato la porta mi si richiude alle spalle, l'ambiente in cui mi ritrovo è una casa spaziosa e piena di luce, ma incredibilmente vuota. Mobili e apparecchi tecnologici a non finire, ma niente che la distingua da altre decine che se ne vedono sulle riviste di arredamento minimalista. Il lusso... quello c'è. Per stare in un appartamento così grande a Di San devi aver raccolto soldi in vita tua, contato ogni centesimo da quando avevi dieci anni... sarà per questo che è stronza, perché è avida e l'avidità l'ha resa sola, frigida come un'ottantenne, nonostante il culo che ha.

Solo quelle dannate bestie, le piacciono. Quando mi vedono, e mi vedono tutti i giorni da due settimane, non provano nemmeno a scodinzolare, si limitano a guardarmi con la stessa aria distaccata e snob della padrona. La devozione che hanno per lei è totale, quasi fastidiosa se si considera che sono cinque anni che faccio il dog sitter e, nonostante ciò, ho avuto bisogno della sua assistenza per tutta la prima settimana, o altrimenti le bestie mi avrebbero divorato.

Shennong e Chi Yu, fratello e sorella, a volte quando mi avvicino e li chiamo credo che mi sbraneranno con la calma compostezza della padrona. Invece si fanno mettere il guinzaglio e, dopo un'ora esatta di passeggiata, tirano per tornare a casa. E' quasi come se non gli piacesse la mia compagnia. E ogni volta che vedono la stronza, invece, si sciolgono in un'allegria genuina. L'unica volta che ho visto la stronza sorridere - sul serio, non quelle smorfie che fa per cortesia - l'unica volta che la vedo sorridere è quando ha queste dannate bestie attorno.

Sono fatti l'un per l'altro.

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