29/02/12

La geometria dell'arte


Forse è un po' eccessivo.
Un regalo insolito, però. Forse un po' troppo apologetico per i miei gusti, ma fatto da una mano decisamente esperta. Mi chiedo se sia questo il modo in cui le persone mi vedono: surreale, seduta su un trono e distante, con degli animali feroci a farmi da guardia e lo sfondo della mia vita occupato da numeri privi di senso.

Devo dire che ha toccato una corda di me piuttosto tesa... non il quadro, ma l'idea di farmi protagonista di un quadro. Mi chiedo se sia una coincidenza, o se miss Adams abbia veramente imparato a leggermi. Del resto è il suo lavoro, e sentiva probabilmente di doversi far scusare la presenza inattesa e non voluta di Ratliff all'inaugurazione della BSS1. Aveva ragione.

Il meccanico-ingegnere col browncoat dice che non l'ho sorpreso, e mentre lo diceva sembrava dispiaciuto. Odia Horyzon, è facile dirlo. Eppure sembra cercare una sorta di catarsi, una buona compagnia, qualcuno che lo apprezzi in modo quasi disperato. Deve essere un uomo molto solo. Il fatto che cerchi amichevolezza da me mancandomi quotidianamente di rispetto mi fa rendere conto di quanto sia estraneo al mio mondo. Di come tutto il 'Verse sembri estraneo al mio mondo. E di come, conseguentemente, io debba sembrare estranea a tutto il 'Verse.

Ho preso i biglietti per Adlin Sheng. Uno, cui ne ho aggiunto un altro per invitare anche la Adams. Mi auguro raccolga l'indicazione per ciò che dovrebbe far suonare ai pianisti della casa per la prossima occasione.

E sono quasi sicura che gli occhi di questo quadro mi seguano.

Nessun commento:

Posta un commento